Coronavirus Covid-19.BOTANICA - GIARDINAGGIO - LE ANNUALIINTRODUZIONELe specie annuali sono tra le piante più diffuse nei giardini poiché hanno il grande pregio di offrire, nel loro breve arco di vita che dura solo una stagione, delle coloratissime ed abbondanti fioriture. Sono quindi preziose per vivacizzare, dalla primavera all'autunno, un qualsiasi angolo del giardino, per riempire velocemente gli spazi nelle bordure miste oppure per creare nel giardino roccioso delle macchie di colore che durino tutta la stagione. Inoltre, su terrazzi e balconi sono adattissime per essere poste in vasi, fioriere e panieri appesi. Molteplici sono quindi le loro utilizzazioni, grazie anche alla grande varietà di colori, forme e dimensioni offerta dalle diverse specie; non tutti infatti sanno che oltre alle specie più comuni (petunie, balsamine o verbene) ne esistono numerose altre dalle pregevoli qualità ornamentali. La coltivazione delle annuali è facile: dopo che sono state messe a dimora, hanno bisogno di poche e semplici cure. Alcune, come la bella-di-notte, il nasturzio o il tabacco ornamentale, hanno anche la capacità di riseminarsi spontaneamente e di riapparire un anno dopo l'altro come se fossero perenni. Le annuali si suddividono in 2 grandi gruppi: le annuali rustiche e le annuali semirustiche. E' importante sapere distinguere se una specie appartiene all'uno o all'altro tipo perché richiedono cure colturali diverse. Le specie rustiche sono adatte per le zone fredde ed asciutte e producono fioriture primaverili, le specie semirustiche necessitano di temperature elevate e fioriscono a partire dalla tarda primavera.LA SEMINA DELLE ANNUALI RUSTICHEMolte di queste specie si possono acquistare presso vivai o garden center allo stadio di piccole piantine da collocare subito a dimora, ma è certamente più conveniente seminarle. Infatti, se si eseguono le corrette istruzioni, una bustina di semi è sufficiente per ottenere qualche decina di piantine. La semina si effettua direttamente a dimora, all'aperto, non prima di marzo-aprile, quando il suolo è abbastanza caldo per la germinazione. Il terreno ideale per le annuali deve essere soffice e ben arieggiato in modo da permettere alle delicate radici di farsi strada e all'acqua e all'aria di circolare liberamente. Per ottenere un buon substrato di semina è perciò necessario, in autunno o in primavera, lavorare il terreno fino a 20 cm di profondità, asportando le radici delle infestanti che via via affiorano in superficie. Contemporaneamente si deve mescolare la torba, in quantità tale da rendere più soffice il substrato e un concime completo per facilitare l'immediato sviluppo delle piantine. La superficie va quindi livellata e rastrellata. Se il terreno è troppo secco, va bagnato qualche giorno prima della semina (mai dopo), in modo che l'acqua in eccesso abbia il tempo di disperdersi in profondità. I semi possono essere disposti ordinatamente in piccoli solchetti tracciati con una zappetta, o a gruppi in piccole buche, oppure sparsi uniformemente sulla superficie del terreno; in ogni caso è consigliabile mescolare quelli troppo piccoli a una manciata di sabbia. Quindi, col rastrello o la zappetta, vanno ricoperti con uno strato di terra sottile, in quanto se vengono situati troppo in profondità rischiano di non poter germinare. Quando il terreno si è asciugato, occorre innaffiare di nuovo utilizzando un getto d'acqua molto nebulizzato per evitare che i semi si spostino e vengano in superficie. Quando poi i germogli cominciano a spuntare, bisogna attendere che appaiano uno o due paia di foglioline vere (le prime due, quelle cotiledonari, sono sempre piccole e arrotondate) ed eseguire il diradamento. E' consigliabile effettuare quest'ultima operazione in due fasi, distanziate di circa 10-15 giorni nel caso di semine primaverili, o in ottobre la prima e a primavera la seconda, per le semine autunnali. Il diradamento va eseguito con molta cura, perché le piccole radichette sono estremamente fragili; può essere senz'altro utile, per facilitare l'estirpazione, inumidire precedentemente il terreno. Se la semina viene effettuata in settembre, si può ottenere la fioritura già all'inizio della primavera.LA SEMINA DELLE ANNUALI SEMIRUSTICHEAl contrario delle precedenti, le annuali semirustiche vanno seminate in ambiente protetto, dove la temperatura può essere mantenuta di qualche grado più elevata rispetto all'esterno. I semi vanno collocati in vasi o seminiere muniti di fori di drenaggio, utilizzando un apposito substrato per semina che deve essere sterile e composto da una parte di sabbia e una di torba. Dopo aver inumidito il terriccio (operazione che è meglio svolgere il giorno precedente) è necessario spargere sulla superficie i semi, ricoprendo con un leggero strato di sabbia solo quelli molto piccoli. I contenitori vanno poi riparati in cassone vetrato con temperatura interna appena superiore ai 15oC. In mancanza di un cassone di questo tipo si possono ricoprire le seminiere con piccole lastre di vetro, avendo comunque l'accortezza di riporle in un locale con temperatura compresa tra 15 e 20oC. In ogni caso è consigliabile disporre sopra le lastre di vetro della stoffa scura da rimuovere solo quando sono spuntati i germogli. Tutti i giorni, dal momento della semina, si dovrà tenere sollevato il vetro per qualche minuto, affinché l'aria possa circolare all'interno. Un metodo più casalingo per ottenere queste piantine consiste nel seminarle, seguendo le indicazioni accennate sopra, in un vaso da ricoprire con un sacchetto di plastica trasparente fissato ai bordi con nastro adesivo o con un elastico. Il vaso va poi riposto in un luogo ombreggiato, ad una temperatura intorno ai 15-20oC, finché non spuntano i germogli; a questo punto va tolto il sacchetto di plastica e il vaso va collocato vicino ad una finestra ben illuminata, controllando che il terriccio si mantenga umido. Quando infine le piantine, sia quelle ottenute sotto vetro sia quelle riparate sotto la copertura di plastica, hanno emesso le prime due paia di foglioline vere, vanno trapiantate in piccoli vasi di plastica o torba contenenti un terriccio più ricco del precedente; questi vanno poi riposti in un luogo ombreggiato fino a che le piantine saranno attecchite e avranno ricominciato a crescere. Poi potranno essere portati all'aperto, ma solo durante le ore più calde, in modo che le piante si abituino gradatamente all'ambiente esterno; infine, tra maggio e giugno, si effettua definitivamente il trapianto a dimora in un terreno soffice e ben lavorato, come per le annuali rustiche.ANNUALI SEMIRUSTICHEAgerato Balsamina Bella di notte Bocca di leone Cineraria Cosmea Dalia Kochia Lobelia Mimolo Molucella Petunia Salvia splendens Scabiosa Tabacco ornamentale Tagete Verbena Violacciocca Zinnia ANNUALI RUSTICHEAlisso Briza Clarkia Coreosside Convolvolo Crisantemo Delfinio Escolzia Fiordaliso Girasole Gissofila Godezia Lavatera Lino Nasturzio Nigella Papavero Scabiosa Semprevivo Viola MALATTIE CAUSATE DA PARASSITI ANIMALIACARI- Ospiti: diverse specie annuali. - Sintomi: questi piccoli «ragnetti», non visibili ad occhio nudo, attaccano la pagina inferiore delle foglie su cui appaiono delle macchie giallo-brunastre o verdi. In seguito a questa malattia, che si manifesta soprattutto nei periodi più caldi, lo sviluppo della pianta è compromesso. AFIDI - Ospiti: diverse specie annuali. - Sintomi: sui germogli, sui boccioli fiorali e sulle foglie appaiono manicotti di questi «pidocchi», che possono essere di colore verde o nerastro. In seguito alle punture provocate da questi insetti si ha un arresto della crescita della pianta e la deformazione delle foglie e dei boccioli. Si nota, inoltre, produzione di melata, un liquido viscoso e dolciastro su cui poi si sviluppano i funghi della fumaggine. CHIOCCIOLE - Ospiti: diverse specie erbacee. - Sintomi: sia le chiocciole (lumache con guscio), sia le vere e proprie lumache, che vivono nei terreni freschi e ricchi di sostanza organica, si nutrono dei tessuti fogliari più teneri delle piante provocando evidenti danni di tipo estetico, e causando l'arresto dello sviluppo. MOSCA BIANCA - Ospiti: diverse annuali, tra cui agerato, cineraria, impatiens e ipomea. - Sintomi: le punture provocate da questo insetto sulla pagina inferiore delle foglie fanno assumere alle aree colpite, colorazioni giallastre o bianco-argentee; in seguito le foglie più danneggiate cadono. Anche la mosca bianca lascia sulla pianta una sostanza viscida e biancastra, che diviene un substrato ideale per lo sviluppo di crittogame. MALATTIE CAUSATE DA PARASSITI VEGETALIMACCHIE FOGLIARI- Ospiti: phlox, viola, viola del pensiero e altre annuali. - Sintomi: alcune condizioni atmosferiche, come l'eccessiva umidità dell'aria, possono determinare l'insorgere di funghi e batteri che provocano sulle foglie la comparsa di macchie di diversa colorazione e forma (ovali, rotonde o disposte a cerchi concentrici), con grave danno oltre che estetico anche fisiologico, infatti la pianta può persino morire. MAL BIANCO OD OIDIO - Ospiti: fiordaliso, impatiens, phlox e altre annuali. - Sintomi: su foglie, steli e boccioli floreali appaiono delle macchie polverulente e biancastre che deturpano l'aspetto estetico della pianta; forti attacchi possono però provocare anche avvizzimento e conseguente caduta di foglie e boccioli. MARCIUME DEL COLLETTO - Ospiti: alisso, celosia, clarkia, petunia e altre annuali. - Sintomi: il fungo attacca le radici e il colletto delle piantine, che di conseguenza si piegano verso terra arrestando lo sviluppo. L'infezione si verifica soprattutto quando si utilizza un substrato di semina non sterilizzato. RUGGINE - Ospiti: Dianthus barbatus, fiordaliso e altre annuali. - Sintomi: sulla pagina inferiore delle foglie compaiono piccole macchie in rilievo, di colore giallo-rossastro o brune; in seguito le foglie possono anche seccare. L'eccessiva umidità favorisce il diffondersi della malattia. TRACHEOVERTICILLOSI - Ospiti: diverse specie annuali. - Sintomi: il fungo si sviluppa all'interno dei vasi linfatici provocando l'avvizzimento della pianta e l'imbrunimento delle foglie esterne. AGERATOAl genere Ageratum appartengono circa 50 specie di piante, annuali e biennali. Le più alte, come l'A. conyzoides (50-60 cm), sono indicate per produrre fiori da recidere, mentre quelle nane (10-30 cm) vengono utilizzate nelle bordure e nelle aiuole. Tra queste ultime la più diffusa è l'A. houstonianum, dai fiori riuniti in capolini piumosi generalmente di colore blu-viola. La fioritura inizia a giugno e prosegue sino ai primi freddi. Tra le varietà si ricordano: il "Blue Chip", blu, il "Summer", bianco, e il "Fairy Pink", rosa-salmone.CURE COLTURALI Predilige terreni umidi esposti al sole. Per favorire un'abbondante e prolungata fioritura si consiglia di eliminare i capolini appassiti. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua tra febbraio-marzo in serra; quando le piantine hanno raggiunto l'altezza di circa 5 cm si trapiantano in letto freddo quindi, a maggio, si mettono definitivamente a dimora. ALISSOTra le oltre 150 specie di piante annuali, biennali e perenni del genere Alyssum, l'A. maritimum è la più conosciuta. Questa annuale, indicata per i giardini rocciosi e per le fenditure dei muri a secco, è alta 10-15 cm, ha un portamento compatto e cespuglioso. I fiori sono riuniti in racemi di colore bianco, lilla e porpora. Tra le varietà si ricordano: il "Lilac Queen", lilla-bruno, il "Little Dorrit", bianco, e il "Rosie O' Day", rosa.CURE COLTURALI Vegeta in qualsiasi terreno normale, ben drenato e in pieno sole. Le infiorescenze appassite devono essere eliminate. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua in febbraio-marzo, poi si picchettano le piantine ottenute e si fanno irrobustire su cassone freddo. Si pongono a dimora in aprile. E' possibile anche seminare direttamente a dimora in marzo-aprile e seminare di nuovo a maggio per prolungare il periodo di fioritura. BALSAMINALe balsamine appartengono al genere Impatiens che comprende oltre 700 specie di piante, annuali, perenni, sempreverdi, delicate e rustiche. Tra le annuali si ricorda la I. balsamina, semirustica, dal fusto eretto e trasparente. I fiori, ascellari e speronati, sono abbondanti e possono essere semplici, semidoppi o doppi, a seconda delle varietà. Quelle che producono fiori rosa sono soprattutto indicate per bordure miste.CURE COLTURALI Si adatta sia ai terreni argillosi che sabbiosi, purché ricchi di sostanza organica ed esposti in pieno sole o in posizioni parzialmente ombreggiate. Necessita di concimazioni liquide nel primo sviluppo e di abbondanti innaffiature durante il periodo estivo. MOLTIPLICAZIONE Si semina in marzo-aprile in cassette o direttamente a dimora, in seguito si esegue il diradamento. BELLA DI NOTTELa «bella di notte», Mirabilis jalapa, è una pianta perenne, ma coltivata come annuale, che forma bei cespi alti 60-80 cm, e fioriti tutta l'estate. I fiori, imbutiformi e generalmente di color fucsia (esistono anche varietà gialle, bianche, rosa e rosse), presentano la curiosa caratteristica di aprirsi solo al calare del sole e di rimanere aperti tutta la notte emanando un lieve profumo. Questa specie è semirustica.CURE COLTURALI Cresce bene in terreni non eccessivamente fertili ed esposti al sole o a mezz'ombra. Occorre bagnare frequentemente. MOLTIPLICAZIONE I semi vanno interrati in cassone riscaldato con temperatura intorno ai 18-20°C. Quando le piantine sono abbastanza cresciute si piantano in vasi da tenere in cassone freddo fino a maggio, quindi si trasferiscono a dimora. Questa pianta si risemina spontaneamente con facilità. BOCCA DI LEONEL'Antirrhinum majus, più conosciuto come «bocca di leone», è una specie perenne utilizzata come annuale, soprattutto nei giardini. Ha fiori profumati che, riuniti in lunghi racemi, sbocciano da luglio fino ai primi freddi. Il fusto, alto 25-120 cm, è lignificato alla base. Nei giardini la specie tipica è stata sostituita dalle numerose varietà selezionate, divise in 3 gruppi a seconda dell'altezza. Tra queste si ricordano: l'A. majus "Maximum", una varietà gigante (90-120 cm); l'A. majus "Pumilum" (15 cm); l'A. majus "Nanum", una semi-nana indicata per le aiuole (45 cm).CURE COLTURALI I terreni migliori sono quelli leggeri, ben drenati ed esposti al sole. Le varietà alte richiedono l'impiego degli appositi sostegni. Al fine di prolungare la fioritura bisogna asportare i fiori appassiti. MOLTIPLICAZIONE Si semina in febbraio-marzo in letto caldo: i semi vanno bagnati leggermente e coperti con sabbia fine; dopo la germinazione è bene somministrare il concime liquido. In aprile si effettua il trasferimento a dimora. Queste piante possono essere coltivate anche in vaso e, se in serra, possono fiorire in qualsiasi periodo dell'anno semplicemente variando l'epoca di semina. BRIZAAl genere Briza appartengono circa 30 specie di graminacee, rustiche, annuali e perenni. Il fiore, una piccola spiga pendente, molto ornamentale, è particolarmente indicato nelle composizioni floreali fresche o secche. Fiorisce da maggio ad agosto a seconda della specie. Tra le annuali si ricordano: la B. maxima (sonaglini) e la B. minor (tamburini). Le piante sono alte 30-40 cm, mentre le spighette sono lunghe 2-2,5 cm.CURE COLTURALI Predilige terreni ben drenati, esposti al sole. Se viene coltivata per produrre composizioni di fiori secchi, bisogna cogliere le spighette prima che cadano i semi e poi metterle in un ambiente fresco, buio e ben aerato. MOLTIPLICAZIONE Si semina direttamente a dimora in settembre o in marzo-aprile, eseguendo successivamente un diradamento. CALCEOLARIAAppartengono al genere Calceolaria diverse piante erbacee, annuali, biennali e perenni, che producono caratteristici fiori esotici a forma di sacca, nei toni molto vivaci del rosso e del giallo. Le specie annuali sono indicate nelle aiuole e per coltivazioni in vaso. In commercio esistono numerose varietà con fiori di diversa grandezza e colore; tra queste si ricordano: la C. gracilis, alta 30- 45 cm e con fiori giallo-limone; la C. mexicana, alta 20-25 cm; la C. scabiosaefolia, alta 60 cm e con fiori giallo-pallido.CURE COLTURALI Questa pianta, che necessita di luoghi luminosi ma non direttamente esposti al sole, è tuttora tra le specie più indicate per essere coltivate in vaso nelle serre. Non sopporta l'eccesso di calore e il gelo e ama i terreni soffici e porosi. Alla comparsa dei boccioli si consiglia di iniziare una regolare concimazione con fertilizzanti liquidi. MOLTIPLICAZIONE La semina può essere fatta già a dimora ad aprile o in serra, a fine inverno; le piantine vanno poi trapiantate, per almeno due volte, in vasetti. I semi sono molto piccoli, quindi bisogna prestare molta attenzione nel distribuirli sulla superficie del terreno. CINERARIAQuesta pianta appartiene al genere Senecio, in cui sono incluse circa altre 3000 specie, annuali, biennali, perenni e anche succulente. La specie più conosciuta è la Cineraria cruenta, detta anche S. cruentus, una perenne coltivata come annuale. I fiori sono dei capolini riuniti in un largo corimbo, che, a seconda della varietà, presentano colori diversi (bianco, azzurro, rosso, rosa ecc.). In base alla tecnica colturale adottata si possono ottenere fioriture tra dicembre e giugno. Le numerose varietà di questa specie vengono generalmente suddivise in 3 gruppi: le «grandiflore», alte 30-40 cm e con capolini semplici e grandi; le «multiflore», di appena 25-35 cm e con capolini semplici; le «stellate», alte 50-80 cm, con capolini doppi a forma di stella.CURE COLTURALI Non sopporta le gelate invernali e primaverili e non va esposta in pieno sole. Il terreno deve essere poroso e soffice. In estate necessita di abbondanti innaffiature. MOLTIPLICAZIONE Si semina da maggio a luglio, in vaso o in cassoni; le piantine così ottenute si ripicchettano poi in vasetti in cassoni freddi, e in estate si rinvasano in contenitori più grandi. In autunno, le piante vanno mantenute ad una temperatura di circa 10°C e appena compaiono i boccioli vanno trasferite in serra. Se la semina viene effettuata in maggio, si ha la fioritura in dicembre, se, invece, la semina è tardiva, la fioritura si protrarrà in primavera. CLARKIAAl genere Clarkia appartengono 36 specie di piante annuali, tra cui le più comuni sono la C. elegans e la C. pulchella. Già fiorite all'inizio dell'estate, entrambe sono piante di facile coltivazione e rustiche. Hanno un portamento eretto (50-110 cm) e sono ramificate. I fusti sono sottili e fragili; i fiori sono riuniti in lunghe spighe e la loro corolla è tubolosa con 4-5 lobi apicali divaricati. Sono piante indicate per bordure, vasi e per produrre fiori da recidere. Tra le numerose varietà della specie C. elegans si ricordano: la "Mixed" a fiori viola, bianchi, scarlatti, salmone e arancio, la "Crimson Queen" a fiori cremisi e la "Rosy Morn" a fiori rosa.CURE COLTURALI La produzione migliore si ottiene in terreni leggermente acidi e ben soleggiati. Non bisogna eccedere nella concimazione, altrimenti si determina una diminuzione della fioritura a favore della produzione di foglie. MOLTIPLICAZIONE Si semina tra marzo e aprile già direttamente a dimora, ma, se l'inverno è mite, anche a settembre, anticipando così la fioritura a maggio-giugno. CONVOLVOLOA questo genere appartengono circa 250 specie di piante con esigenze e caratteristiche anche molto diverse: annuali e perenni, erette o rampicanti, semirustiche e rustiche, ecc. La specie annuale Convolvulus tricolor (comunemente chiamata «bella di giorno») è cespugliosa, con fusti prostrato-ascendenti o rampicanti. Emette da giugno a settembre fiori larghi 3-4 cm, di colore giallo alla base, bianco nella zona mediana e blu all'estremità; questi sono inoltre imbutiformi, lungamente peduncolati, ascellari, solitari, ma, in alcuni casi, raggruppati in piccoli mazzetti. Questo convolvolo è indicato per bordure miste, scarpate e giardini rocciosi. Tra le sue varietà coltivate si ricordano: il "Crimson Monarch" con fiori cremisi e il "Dark Blue" dai fiori blu scuro con la base bianca e gialla.CURE COLTURALI E' questa una pianta che non sopporta i freddi eccessivi, infatti cresce meglio in pieno sole e in climi temperati. Predilige terreni di medio impasto, ricchi di calcio e ben drenati. Per prolungare il periodo di fioritura bisogna continuamente asportare i frutti a capsula, e, se si vuole ottenere un rampicante, è opportuno predisporre gli appositi sostegni. MOLTIPLICAZIONE Si semina ad aprile già a dimora o in vasetti di torba, per evitare trapianti che sarebbero mal sopportati. Si eseguono poi diradamenti per permettere alle giovani piantine un migliore sviluppo. COREOSSIDEQuesto genere comprende più di 100 specie di piante, annuali e perenni; tra le prime ricordiamo la Coreopsis drummondii e la C. tinctoria, due specie cespitose, alte rispettivamente 60 cm e 70- 100 cm, molto ricche di fiori simili alle margherite. Sono indicate per aiuole e bordure e alcune producono fiori da recidere. Una caratteristica singolare di queste piante è quella di sopportare molto bene i fumi, infatti è frequente trovarle nei giardini dei centri abitati. I fiori sono riuniti in capolini simili a piccoli girasoli semplici. Tra le numerose varietà della specie C. drummondii si ricorda la "Golden Crown" (giallo-oro scuro con disco marrone), mentre appartengono alla specie C. tinctoria la "All Double Mixed" (con capolini doppi o semidoppi dal giallo al castano) e la "Single Mixed" (con capolini gialli o castano scuro macchiati di cremisi).CURE COLTURALI Preferisce zone soleggiate con terreni fertili e ben drenati. Se le piante sono alte necessitano di appositi tutori. Per stimolare una seconda fioritura, nelle piante con semina precoce, si tagliano i rami fioriti. MOLTIPLICAZIONE Per ottenere una fioritura scalare si semina tra maggio e giugno già a dimora, diradando successivamente le piantine. E' possibile seminare anche in settembre, avendo però cura di proteggere le piantine con particolari coperture, soprattutto nelle zone a clima invernale freddo. COSMEAAl genere Cosmos appartengono circa 20 specie di piante, annuali e perenni, tutte molto indicate per aiuole, bordure, per la coltivazione in vaso o per produrre fiori da recidere. Le specie annuali più note sono il C. bipinnatus e il C. sulphureus. Si tratta di piante molto appariscenti con numerosi fiori a capolino; molto simili alle dalie semplici, sbocciano dalla tarda estate in poi. Tra le varietà del C. bipinnatus troviamo il "Sensation", alto 90 cm e con capolini molto grandi; il "Radiance", alto 70-80 cm e con capolini bicolori (rosa e cremisi). Per la specie C. sulphureus ricordiamo le varietà "Klondike", con capolini doppi arancioni, e "Sunset", alta 75 cm, con capolini semidoppi e rossi.CURE COLTURALI Questa pianta preferisce terreni leggeri, ben esposti al sole e riparati dal vento. E' bene che il terreno non sia troppo fertile, altrimenti si favorisce un eccessivo sviluppo del fogliame. Alcune piante vanno sorrette con dei tutori. MOLTIPLICAZIONE Si semina in serra o su letto caldo in febbraio o marzo, poi le piantine ottenute si ripicchettano e si fanno irrobustire in cassone freddo; infine a maggio si pongono a dimora. CRISANTEMOAl genere Chrysantemum appartengono più di 200 specie di piante, alcune annuali altre perenni. Tra le annuali si ricordano: il C. carinatum, dai caratteristici capolini di diversi colori e disposti in modo concentrico intorno ad un disco centrale scuro; il C. coronarium, facile da coltivare; infine, il C. multicaule, una pianta compatta e adatta anche per i giardini rocciosi. Tutte queste piante presentano fiori a capolini doppi o semidoppi, molto simili alle margherite, con diametro della corolla compreso tra 5 e 7,5 cm. La maggior parte delle varietà raggiunge anche 60 cm di altezza. Le varietà più comuni della specie C. carinatum sono il "Dunnett's Mixed" di vari colori, e il "Northern Star" con fiori bianchi zonati di giallo. Della specie C. coronarium si ricorda la varietà "Florepleno", dai toni che vanno dal bianco al giallo. L'epoca di fioritura per le specie annuali inizia a giugno e si protrae sino a settembre. I crisantemi sono piante indicate per le aiuole, le bordure, la coltivazione in vaso e per produrre fiori da recidere.CURE COLTURALI Le specie annuali non hanno particolari esigenze, ma crescono meglio se poste in pieno sole o in zone poco ombrose, in terreni sciolti e ben drenati. Le varietà alte necessitano di un sostegno, soprattutto nelle zone ventose. Per stimolare la crescita di ramificazioni laterali è consigliabile eliminare i primi boccioli fiorali. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua tra marzo e aprile, direttamente a dimora. I semi vanno sparsi molto radi e interrati leggermente con un rastrello. Successivamente le piantine ottenute vanno anch'esse diradate. Solo nelle zone a clima mite è possibile seminare in autunno per ottenere fioriture precoci e capolini più grandi. Nelle zone a clima più rigido si consiglia la semina a febbraio in letti caldi, poi a marzo si trasferiscono le piantine in cassone freddo e solo ad aprile le si pone a dimora. DALIASebbene le dalie siano piante perenni, la Dahlia x variabilis (a cui appartengono tutte le dalie da giardino) è coltivata come annuale ed è indicata per adornare le aiuole. Ha foglie più piccole rispetto alle altre specie e i suoi fiori, doppi, semidoppi o semplici, con un diametro di 5-7 cm, sbocciano da luglio sino all'autunno in diverse tonalità di bianco, giallo, rosa, rosso e lilla. Tra le varietà: la "Fascination" rosa e porpora; la "Princess Maria Josè" rosa e lilla e la "Coltness Hybridis", di vari colori.CURE COLTURALI Vuole terreni di medio impasto ricchi di sostanza organica e una posizione soleggiata. Le concimazioni, a base di letame, vanno effettuate alcune settimane prima della piantagione. In caso di siccità occorre innaffiare frequentemente. E' molto utile, per prolungare la fioritura, eliminare con cautela i fiori appassiti. MOLTIPLICAZIONE In febbraio-marzo si semina in cassette, in luogo riparato. Le piantine si ripicchettano poi in aprile in cassone freddo affinché si irrobustiscano. Quando sono terminate le gelate primaverili si mettono a dimora. DELFINIOAl genere Delphinium, detto anche "speronella", appartengono circa 250 specie di piante, sia annuali sia perenni, rustiche e semirustiche. Sono molto vigorose e hanno un fusto eretto, alto da un minimo di 50 cm a 2 m, poco ramificato. L'infiorescenza è una pannocchia lunga anche 50 cm con fiori speronati. In commercio si trovano molte varietà a fiore semplice, semidoppio e doppio. Due sono le specie annuali: il D. ajacis, con foglie tripennate e fiori di colore azzurro-violetto, e il D. consolida, con foglie finemente divise, molto simili a quelli delle felci, e fiori blu-violetto. Quest'ultima specie non è coltivata, ma sono molto diffusi i suoi ibridi, tra cui ricordiamo: il "Blue Spire", blu, il "Dazzler", carminio-scarlatto, e il "Rosamund", rosa brillante.CURE COLTURALI Predilige i luoghi molto soleggiati e i climi temperati. Non tollera il calore. Il terreno deve essere profondo e tendenzialmente acido; a tale scopo se ne consiglia la correzione con terriccio di foglie di castagno o torba. Nel periodo estivo richiede abbondanti innaffiature. Occorre tagliare i fiori appassiti. Per le varietà alte è necessario utilizzare appositi tutori. MOLTIPLICAZIONE Per ottenere delle buone fioriture a giugno, si consiglia di seminare a settembre già a dimora, e di diradare le piantine quando sono abbastanza grandi per poter essere maneggiate. ESCOLZIATra le 10 specie appartenenti a questo genere, due sono le più comuni: l'Eschscholzia caespitosa e l'E. californica. Hanno fiori simili al papavero; a forma di coppa, molto appariscenti e dai colori sempre brillanti che vanno dal giallo all'arancio. Le piante sono alte 10-40 cm e le dimensioni del fiore variano da 5 a 7 cm. Le foglie sono profondamente divise e di color cenere. Sono particolarmente indicate per bordure e scarpate soleggiate. Le varietà della specie E. caespitosa sono numerose: tra queste la "Sundew", con fiori giallo- limone; per la specie E. californica ricordiamo le varietà "Monarch Art Shades" e "Mission Bells", entrambe con fiori di vari colori (bianco, giallo, arancio, scarlatto, cremisi, rosa e carminio).CURE COLTURALI Le esposizioni soleggiate favoriscono la crescita. I terreni devono essere poveri, sabbiosi e ben drenati. Inoltre, per una maggior fioritura, bisogna continuamente asportare le capsule mature. Questa pianta non sopporta i trapianti. MOLTIPLICAZIONE La semina si esegue a settembre o a marzo, direttamente a dimora. Per le semine effettuate a settembre, le piante richiedono durante l'inverno un'opportuna protezione. FIORDALISOLa Centaurea cyanus, il comune fiordaliso, è la centaurea più diffusa nella nostra penisola. Prima che le moderne tecniche colturali selezionassero la flora spontanea, questa pianta cresceva insieme con il papavero nei campi di grano. E' una specie rustica e annuale, indicata per bordure e per produrre fiori da recidere che hanno lunga durata. I fiori, di 2,5 cm di diametro, sono riuniti in infiorescenze a capolino su un fusto eretto e ramificato con foglie grigio-verdi. I capolini, che sbocciano da maggio a luglio, sono azzurri nella specie tipica, ma esistono anche varietà bianche, rosa, rosse. Inoltre, sono state selezionate varietà nane (30 cm) e alte (60-80 cm). Quelle nane, come la "Ball" e la "Blue Diadem", sono indicate per produrre fiori da taglio; le varietà alte, tra cui la "Dwarf Rose Gem", dai fiori rosa-rossi, la "Jubilee Gem", azzurra e la "Polka Dot", di diversi colori, sono utilizzate nei giardini.CURE COLTURALI Il fiordaliso può essere coltivato in tutti i giardini con terreni fertili, tendenzialmente sciolti e ben drenati, in posizioni soleggiate. Per prolungare la fioritura è bene asportare i capolini appassiti. MOLTIPLICAZIONE La semina può essere eseguita subito oi a dimora, a settembre o tra febbraio ed aprile. Quella effettuata a settembre dà piante più vigorose. Dopo la germinazione è necessario operare un diradamento per lasciare una distanza di 20-40 cm tra le piantine. GIRASOLEAl genere Helianthus appartengono diverse specie di piante, rustiche, annuali e perenni, tutte caratterizzate dalla notevole dimensione dei fiori, che raggiungono anche 25-30 cm di diametro. Poiché anche il fusto, solitario e poco ramificato, è piuttosto sviluppato (60-300 cm), questa pianta è indicata per il secondo piano delle bordure. La fioritura inizia in luglio e si protrae fino a settembre. Le specie annuali sono l'H. annuus e l'H. debilis. Da queste sono state prodotte numerose varietà tra cui l'"Autumn Beauty" (altezza 1 m) dai fiori giallo-bronzo con macchie più scure, il "Russian Giant" (altezza 2,5 m) dai capolini grandi e gialli, il "Sunburst" (altezza 1,2 m) dai capolini gialli, rossi e porpora.CURE COLTURALI Esige esposizione in pieno sole e clima temperato-caldo. Preferisce terreni profondi, freschi e ricchi di sostanze organiche. Le piante molto alte necessitano di sostegni. MOLTIPLICAZIONE Si semina direttamente a dimora in marzo-aprile, collocando 2-3 semi per buca (delle piantine che germoglieranno se ne conserverà una sola). GISSOFILAA questo genere appartengono oltre 100 specie di piante, annuali e perenni. La specie annuale Gypsophila elegans ha fiori molti piccoli e stellati, portamento eretto e un'altezza compresa tra 25 e 40 cm; è utilizzata per la realizzazione di bordure miste o per la produzione di fiori da recidere. Le varietà "Alba Grandiflora" e "Covent Garden" sono caratterizzate da fiori bianchi, mentre la "Rosea" ha fiori rosa-vivo.CURE COLTURALI Il terreno deve essere ben drenato, esposto al sole e assolutamente non acido. Nel caso di piante alte si consiglia di usare dei tutori sottili. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua a settembre o a marzo, già a dimora; in seguito le giovani piantine vanno diradate. GODEZIAAttualmente le 20 specie un tempo considerate appartenenti al genere Godetia sono incluse nel genere Clarkia. Le due più conosciute sono la G. amoena e la G. grandiflora. Sono piante rustiche, cespugliose, con fiori imbutiformi (5-10 cm), semplici o doppi, sempre dai colori brillanti. Sono particolarmente indicate per le bordure e vengono utilizzate inoltre per produrre fiori da recidere o in vaso. Il fusto, alto 30-50 cm, è eretto con ramificazioni basse ed allargate in racemi. Della specie G. grandiflora esistono molte varietà, tra cui qui si ricordano: la "Kelvedon Glory", salmone-arancio, la "Sybil Sherwood", rosa- salmone, e la "Crimson Glow", una varietà nana (25 cm).CURE COLTURALI Esige terreno sciolto, ricco, misto a terriccio di foglie ed esposto in zone soleggiate o lievemente ombreggiate. Delle buone concimazioni ne favoriscono lo sviluppo. Necessita di abbondanti innaffiature durante tutto il periodo vegetativo e riproduttivo. MOLTIPLICAZIONE Si semina a dimora a settembre o a marzo-aprile, ricoprendo leggermente i semi. Si diradano poi le piantine, eccetto quelle seminate in autunno, e si lasciano indisturbate sino alla primavera successiva. KOCHIAQuesto genere ioi in aprile in cassonnclude più di 80 specie di piante annuali, perenni, suffrutticose ed erbacee. Sono coltivate per il fogliame molto ornamentale, in aiuole o bordure. La specie maggiormente conosciuta è la Kochia scoparia, alta 0,5-2 m e con foglie lanceolate, appuntite, di colore verde chiaro. Tra le varietà coltivate si ricordano: la "Trichophylla", con foglie che diventano rosso scuro in autunno, e la "Childsii", a portamento più compatto.CURE COLTURALI Si adattano molto bene a qualsiasi terreno leggero e con esposizione soleggiata. MOLTIPLICAZIONE Si semina in marzo in luoghi riparati e si pone a dimora in maggio. Se seminata ad aprile, si può interrare direttamente a dimora. LAVATERAA questo genere appartengono circa 25 specie di piante, annuali, biennali, perenni, erbacee e suffruticose. Sono tutte molto indicate per le bordure, poiché la loro altezza varia da 75 cm a 1 m, e hanno fiori imbutiformi. La specie annuale Lavatera trimestris (malva regina) è coltivata per le bordure e per produrre fiori da recidere. I fiori, solitari, sono di colore rosa e compaiono da luglio a settembre all'ascella delle foglie. Le varietà più indicate per i giardini sono la "Loveliness" con fiori rosa e la "Splendens Alba" con fiori bianchi.CURE COLTURALI Ama crescere in climi temperati e in pieno sole. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno non troppo fertile. In zone ventose necessita di appositi tutori. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua a settembre o ad aprile direttamente a dimora, a maggio si esegue il diradamento. LINOAl genere Linum appartengono piante erbacee annuali, perenni e suffruticose. La specie L. grandiflorum è annuale e ha fiori imbutiformi che, riuniti in pannocchie terminali, sbocciano ininterrottamente durante tutta l'estate. Le specie annuali si coltivano soprattutto in vasi e in bordure miste. Numerose sono le varietà prodotte; tra queste si ricordano il "Bright Eyes" con fiori bianchi dal centro carminio, il "Blue Flax" con fiori blu e il "Rubrum" con fiori cremisi scuro.CURE COLTURALI Il terreno dovrà essere tendenzialmente calcareo e ben drenato. Una maggiore esposizione al sole intensifica la colorazione dei fiori. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua a dimora in settembre o in marzo-aprile, segue poi il diradamento. Per le coltivazioni in vaso si semina ai primi di settembre in cassone freddo e si dirada poi fino a lasciare 5-6 piante per vaso. LOBELAA questo genere appartengono oltre 200 specie di piante, annuali e perenni, erbacee e suffruticose. Le specie annuali vengono coltivate in vaso, nelle bordure e nelle aiuole. La Lobelia erinus, una specie perenne, ma coltivata come annuale, fiorisce da maggio a ottobre. I fiori, numerosi, sono simili a piccole farfalle di colore azzurro intenso. Tra le tante varietà ricordiamo la "Crystal Palace", azzurro scuro, la "Rosamund", rossa e al centro bianca, e la "Snowball", bianca.CURE COLTURALI Si adatta a qualsiasi terreno da giardino ricco di sostanze organiche. Necessita di abbondanti innaffiature. MOLTIPLICAZIONE Si semina in febbraio; le piantine ottenute si ripicchettano e si fanno irrobustire alla temperatura di 10°C fino a maggio, mese in cui vanno poste a dimora. MIMOLOAl genere Mimulus appartengono circa 100 specie di piante, annuali o perenni. Tra le specie perenni, ma coltivate come annuali, si ricordano il M. cupreus e il M. luteus, che presentano, da giugno a settembre, fiori maculati molto simili a quelli delle «bocche di leone». Il M. cupreus è indicato per bordure o per giardini rocciosi. I fiori, larghi 4-5 cm, sono gialli maculati di marrone; le sue varietà più coltivate sono il "Red Emperor", con fiori cremisi, e il "Whitecroft Scarlet", con fiori arancio. Il M. luteus ha un'altezza variabile dai 10 ai 60 cm. I fiori hanno lo stesso colore della specie sopra descritta, ma possono essere anche più piccoli (dai 2,5 ai 5 cm). Il M. l., "Alpinus" è una varietà indicata per i giardini rocciosi.CURE COLTURALI Predilige terreno molto umido, soleggiato o parzialmente all'ombra, e ricco di sostanza organica. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua in febbraio. Si può moltiplicare anche per divisione dei cespi in marzo-aprile o in aprile per talee di giovani getti posti a radicare in vasetti riempiti con sabbia o torba. MOLUCELLASolo 4 specie appartengono al genere Molucella; tra le annuali la più comune è la M. laevis, indicata per le bordure e per le composizioni di fiori secchi e freschi; si tratta di una pianta alta 60 cm circa e dai fiori molto profumati con corolla bianca e calice verde chiaro.CURE COLTURALI Si adatta bene a qualsiasi terreno da giardino. MOLTIPLICAZIONE Si semina in vaso, in luogo riparato. Le piantine vengono poi ripicchettate in cassone freddo per farle irrobustire, e si pongono a dimora in maggio. NASTURZIO DEI GIARDINIIl nasturzio dei giardini, Tropaeolum majus, appartiene con altre 90 specie al genere Tropaeolum. Si tratta di un rampicante perenne che raggiunge anche 2,5 m di altezza e che viene coltivato come annuale. I fiori, profumati e di colore giallo-arancio, sono dotati di un lungo sperone e sbocciano da giugno a ottobre. Assai più diffuse, comunque, sono le varietà nane (25-30 cm): il "King of Tom Thumbs", con fiori scarlatti, e il "Golden King of Tom Thumbs", con fiori giallo intenso. Tra le varietà alte (40-50 cm) si ricordano il "Golden Gleam", con fiori giallo-dorati, e l'"Orange Gleam", color arancio vivo.CURE COLTURALI Vuole terreni soleggiati o a mezz'ombra, ma non eccessivamente fertili in quanto favorirebbero la produzione di foglie a scapito dei fiori. Questa specie si può coltivare anche in vasi di circa 15 cm di diametro e in cassette. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua in aprile già a dimora. I semi devono essere interrati alla profondità di circa 2 cm. Si esegue poi il dovuto diradamento. NIGELLALe 20 specie di piante appartenenti al genere Nigella sono annuali e rustiche, con fogliame piumoso e fiori adatti per essere recisi. Anche i frutti, di colore chiaro, striati di rosso e rigonfi, sono molto ornamentali, infatti vengono utilizzati nelle composizioni di fiori secchi. Le due specie più coltivate sono la N. damascena, con fiori bianchi e azzurri circondati da brattee filiformi, e la N. hispanica, con fiori profumati azzurro scuro e stami rosso vivo. La prima fioritura dura sino a luglio, mentre la seconda sino ad agosto. Le varietà più comuni della specie N. damascena sono la "Miss Jekyll", con fiori semidoppi blu, e la "Persian Jewels Mixed", con fiori azzurri, verde-scuro, porpora, rosa o bianchi.CURE COLTURALI Questa pianta non ha particolari esigenze, infatti vegeta bene in qualsiasi terreno fertile e soleggiato. Per ottenere una fioritura abbondante e prolungata è necessario asportare i fiori appassiti. MOLTIPLICAZIONE La semina va eseguita direttamente a dimora in quanto la nigella, avendo una radice fittonante, non sopporta i trapianti. La semina si effettua in marzo o, nelle zone a clima mite, anche in settembre. PAPAVEROIl genere Papaver comprende più di 100 specie, annuali, biennali o perenni. La specie annuale più comune è il P. rhoeas, coltivato per produrre fiori da recidere. Il fiore è costituito da 4 petali larghi e sovrapposti a forma di coppa. Tra le varietà si ricordano il "Shirley Single Mixed", con fiori rosa, bianchi e salmone, e il "Shirley Double Mixed", con fiori rossi.CURE COLTURALI Il terreno dovrà essere ben drenato ed esposto al sole. I papaveri, per poter essere utilizzati come fiori recisi, vanno colti quando i boccioli cominciano ad aprirsi. MOLTIPLICAZIONE Questa specie si semina già a dimora in marzo-aprile o in settembre, ricoprendo i semi con un po' di terriccio. Si esegue poi il diradamento delle piantine cercando di mantenere integro il pane di terra intorno alle radici. PETUNIAAl genere Petunia appartengono circa 40 specie di piante, annuali e perenni. Per la maggior parte sono ibridi perenni coltivati come annuali e assai impiegati per le aiuole e i davanzali. Con il nome di P. x hybrida vengono indicate numerose varietà che presentano un'altezza compresa tra 20 e 60 cm e hanno fiori imbutiformi, di varie tinte (talvolta sono anche bicolori), che sbocciano tra giugno e settembre. Queste varietà sono divise in 4 grandi gruppi: le «Multiflora», che hanno fiori larghi 5 cm, come ad esempio, la "Cherry Tart" rosa o bianca, la "Plum Crazy" rosa, lavanda, porpora o gialla, e la "Polaris" azzurra a centro bianco. Le «Grandiflora», che hanno fiori meno numerosi, ma assai più grandi di quelli del gruppo precedente; tra queste ricordiamo la "Cascade" dai fiori di colore rosa, rosso, bianco, giallo o azzurro, e la "Pan American All Double Mixed" con fiori doppi, grandi e increspati. Le «Compacta», che comprendono varietà nane (20-25 cm) come la "Aldernan" e la "Rose of Heaven", rosa. Infine vi sono le «Pendula» a portamento strisciante.CURE COLTURALI Vegetano bene in terreni leggeri, ben drenati ed esposti al sole. I fiori sono molto delicati e vengono facilmente danneggiati dal vento e dalla pioggia. MOLTIPLICAZIONE Si semina a marzo in luoghi riparati. In seguito le piantine ottenute si ripicchettano e si fanno irrobustire in letto freddo. Si mettono a dimora a maggio-giugno. SALVIAEsistono più di 700 specie appartenenti al genere Salvia, tutte annuali e perenni. La S. splendens, sebbene sia una specie perenne, è comunemente coltivata come annuale e viene impiegata soprattutto per le aiuole grazie ai bei fiori scarlatti, che compaiono, circondati da brattee, da giugno a settembre. Tra le sue numerose varietà si ricordano: la "Blaze of Fire", alta 25-30 cm e dai fiori scarlatti, e la "Salmon Pygmy", alta 20 cm e color rosa-salmone.CURE COLTURALI Si adatta a qualsiasi terreno da giardino ben drenato ed esposto al sole. Per stimolare la ramificazione si cimano le piantine fiorite quando sono alte 6-8 cm ed i fiori recisi si possono far essicare in composizioni floreali miste. MOLTIPLICAZIONE In febbraio-marzo si semina all'interno di vasi o in cassette; le piantine si ripicchettano poi in cassone freddo e si pongono a dimora nel mese di maggio. SCABIOSAAl genere Scabiosa appartengono specie sia annuali sia perenni. Sono piante indicate per bordure miste e aiuole. I fiori a capolino, che sono sovrapposti e circondano un grande disco centrale, sono utilizzati anche nelle composizioni di fiori secchi. La specie annuale più coltivata è la S. atropurpurea, rustica, alta 80 cm, dai fiori color cremisi scuro che sbocciano da giugno a settembre. In commercio esistono anche numerose varietà multicolori, tra cui si ricordano: la "Cockade Mixed" e la "Tom Thumb", una varietà nana.CURE COLTURALI Vegeta bene in qualsiasi terreno fertile situato in posizione soleggiata. Per le varietà alte è opportuno disporre dei sostegni. Per ottenere abbondanti e continuate fioriture si consiglia di asportare i capolini appassiti. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua a dimora a marzo-aprile e a settembre. In primavera si esegue il diradamento. SEMPREVIVOIl genere Helichrysum comprende più di 500 specie di piante, rustiche e semirustiche, annuali e perenni. La specie annuale è l'H. bracteatum, che spesso viene anche chiamato H. macranthum. Ha un'altezza variabile da 0,5 a 1 m. I fiori, larghi fino a 5 cm, sono capolini bianchi, arancioni, gialli, rosa o rossi. La fioritura si protrae da luglio a settembre. Questa specie è molto indicata per produrre fiori da essiccare. Si ricordano le varietà: "Dwarf Single Mixed", di taglia nana e adatta per essere coltivata su davanzali, in vasi o cassette, o per formare aiuole, e "Monstrosum" con capolini doppi.CURE COLTURALI Il terreno deve essere ben drenato, esposto al sole e non molto fertile. Per ottenere fiori essiccati bisogna reciderli ancora in bocciolo e poi appenderli con le corolle in giù in un locale fresco, asciutto e aerato, ma ombroso, dopo aver eliminato tutte le foglie dai gambi. Le composizioni secche ottenute con questo tipo di fiori si possono conservare per molto tempo. MOLTIPLICAZIONE Nei climi caldi, si semina a marzo-aprile, già a dimora. In climi temperati, a febbraio-marzo e sotto vetro; in seguito si trasferiscono le piantine in cassone freddo e ad aprile-maggio si mettono a dimora. TABACCO ORNAMENTALEOltre alla specie Nicotiana tabacum, il comune tabacco, il genere Nicotiana ne comprende diverse altre, utilizzate a scopo ornamentale e tutte erbacee annuali o perenni. Molte delle specie perenni si coltivano tuttavia come annuali; tra queste ricordiamo, ad esempio, la N. glauca, la N. sylvestris e la N. tomentosa. La N. suaveolens, invece, è una specie annuale. I fiori tubolosi, molto simili a quelli delle petunie, si aprono di sera, emanano un profumo molto intenso e presentano diversi colori: bianco, giallo, rosa, rosso. Si ha una fioritura abbondante da giugno a settembre.CURE COLTURALI Preferisce i terreni molto fertili, ben drenati, soleggiati e i climi caldi. Per prolungare la fioritura si consiglia di asportare regolarmente i fiori appassiti. Per le varietà alte è opportuno usare dei sostegni, per evitare che steli si spezzino a causa del peso eccessivo. MOLTIPLICAZIONE Si semina a febbraio-marzo sotto vetro. Le piantine devono essere poi ripicchettate su cassone freddo per farle irrobustire. A maggio si mettono a dimora. TAGETEAl genere Tagetes appartengono 50 specie di piante, annuali e perenni, tutte indicate per bordure e aiuole e molto diffuse per la loro facilità di coltivazione. Le due specie annuali più diffuse sono: la T. erecta e la T. patula. La prima, chiamata anche rosa d'India, è alta da 30 cm a 1 m, ha portamento eretto ed è indicata anche per produrre fiori da taglio. I capolini, simili a quelli delle margherite (5 cm) e di colore giallo, sbocciano da luglio a ottobre. Tra le varietà si ricordano: quelle del gruppo «Climax F 1», alte 80 cm e caratterizzate da capolini doppi e globosi, e la "Double Eagle", alta 60 cm, i cui capolini appaiono sfrangiati e increspati. La T. patula è alta 30-40 cm, ha un portamento compatto e capolini semplici di colore rosso o giallo. Tra le sue varietà: la "Butterscotch", alta 20-30 cm, color mogano e a centro increspato, e la "Naughty Marietta", alta 30 cm, con capolini semplici giallo- dorati macchiati di scuro.CURE COLTURALI Si adatta a qualsiasi terreno da giardino mediamente fertile e ben esposto al sole. Necessita di abbondanti innaffiature durante il periodo estivo. MOLTIPLICAZIONE Si semina in marzo-aprile sotto vetro; le piantine si ripicchettano poi in cassone freddo affinché si irrobustiscano e infine si pongono a dimora a maggio. La semina può essere fatta direttamente a dimora nel mese di maggio. VERBENAIl genere comprende circa 250 specie di piante, annuali e perenni, indicate per aiuole e per essere coltivate in contenitori di diverso tipo. La Verbena x hybrida costituisce un gruppo di ibridi annuali molto ornamentali. Sono piante cespitose con fusti prostrato-ascendenti. I fiori sono numerosi e riuniti in ombrelle appiattite di colore variabile: bianco, rosa, rosso, azzurro, lilla. La fioritura inizia a maggio e si protrae sino a ottobre. Le varietà sono divise in 2 gruppi: le «Grandiflora», con piante alte 30-40 cm e fioritura abbondante e le «Compacta», di 20-30 cm di altezza e dai cespi più compatti.CURE COLTURALI Preferisce terreni leggeri arricchiti con letame o torba ed esposti al sole. Non sopporta i climi freddi e le gelate. In estate necessita di abbondanti innaffiature. Il germoglio principale va tagliato per favorire le ramificazioni laterali. MOLTIPLICAZIONE La semina deve essere fatta da gennaio a marzo sotto vetro; dopo circa 1 mese le piantine vanno ripicchettate e poste in cassone freddo perché si irrobustiscano. Si pongono a dimora a maggio. VIOLAEsistono più di 500 specie diverse del genere Viola, tutte piante erbacee, rustiche, annuali e perenni. La «viola del pensiero», V. tricolor, è la più comune e indicata per i giardini. Da questa si sono ottenuti numerosi ibridi (si ricordano: la V. t. hortensis, la V. t. maxima e la V. x wittrockiana) che hanno la particolarità di sviluppare in abbondanza fiori più grandi e di vari colori, alcuni dei quali fioriscono d'estate mentre altri, nelle zone a clima mite, appaiono anche durante l'inverno. Alcune varietà della specie V. tricolor a fioritura primaverile-estiva sono: l'"Arkwright Ruby", color cremisi, la "Clear Crystals", a fiori giallo-oro, rossi, bianchi, blu e viola e la "Jackanapes" dai fiori bicolori blu-porpora e gialli. Tra quelle a fioritura invernale si ricordano: la "Celestial Queen", azzurra, e l'"Ice King", bianca.CURE COLTURALI Il terreno ottimale per questa pianta è quello fertile umido, ma ben drenato, esposto al sole o parzialmente ombreggiato. I fiori appassiti devono essere asportati per prolungare la fioritura. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua tra luglio e i primi d'agosto nei climi a inverni freddi, mentre nelle zone più calde tra settembre e ottobre; in quest'ultimo caso le piantine devono essere trapiantate e messe a dimora entro ottobre. Le specie seminate in luglio germineranno solo nella primavera successiva. VIOLACCIOCCAAl genere Matthiola appartengono più di 50 specie di piante, annuali, biennali e perenni. Alcune sono erbacee e altre suffrutticose. Tra le speci annuali: la M. bicornis, emette da maggio a luglio fiori color lilla che, riuniti in racemi lunghi 20-25 cm, si schiudono nelle ore notturne, mentre la M. incanata ha fiori giallo-rosso, lavanda e bianco. Queste piante hanno un profumo intenso e sono quindi molto indicate come fiori da recidere, per aiuole e bordure. Dato che la pianta di giorno appare insignificante, si consiglia di coltivarla con altre specie di violacciocche, biennali o perenni, per armonizzare profumi e colori. CURE COLTURALI L'esposizione dovrà essere soleggiata o leggermente ombreggiata. La violacciocca vegeta bene in terreni fertili e di preferenza leggermente alcalini. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua in febbraio-marzo sotto vetro, poi le piantine si ripiantano in cassone freddo per farle irrobustire, quindi si mettono a dimora ad aprile. Se la semina viene eseguita direttamente in aprile si otterrà una fioritura tardiva. ZINNIAAl genere Zinnia appartengono 20 specie di piante annuali e perenni. La specie annuale più conosciuta è la Z. elegans, indicata sia per le bordure e le aiuole, sia per produrre fiori da recidere. I fusti sono eretti, alti 60-80 cm e portano capolini molto ornamentali, larghi 5-6 cm, che sbocciano da luglio a settembre in colori molto sgargianti. Tra le varietà si ricordano: la "Canary Bird", gialla, la "Giant Double Mixed", di vari colori, la "Orange King", bianca, la "Violet Queen", porpora e viola; tutte presentano capolini doppi a fiori appiattiti. Hanno invece capolini doppi e piccoli, e sono indicate per produrre fiori da taglio la "Early Wonder" di diversi colori, e la "Pink Buttons", color rosa salmone. Esistono anche varietà nane, come la "Lilliput", dal portamento compatto, e la "Thumbelina".CURE COLTURALI Vegeta bene in terreni calcarei, in posizione estremamente soleggiata o, comunque, in luoghi molto luminosi. Per favorire la ramificazione laterale si consiglia di cimare la pianta. Necessita di abbondanti innaffiature. MOLTIPLICAZIONE La semina si effettua in marzo, in luogo riparato, per esempio sotto vetro. Le piantine debbono poi essere ripicchettate e poste in cassone freddo per farle irrobustire. La messa a dimora avviene in maggio-giugno. Per ritardare la fioritura si può seminare direttamente a dimora in aprile-maggio. |
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